ANTIBACTERIAL

Molteni Vernici coglie l’occasione per fare un po’ di chiarezza nel mondo vario e complicato delle vernici antibatteriche.

data di pubblicazione: 
17.11.2014
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Molteni Vernici coglie l’occasione per fare un po’ di chiarezza nel mondo vario e complicato delle vernici antibatteriche.

Innanzitutto bisogna partire dal presupposto che il fatto che una vernice venga dichiarata antibatterica non significa necessariamente che questa sia un prodotto di qualità, in quanto un conto è la funzione battericida del prodotto, un conto sono le caratteristiche di adesione o di resistenza che tale prodotto deve possedere per poter svolgere la sua funzione primaria di proteggere e nobilitare il pezzo trattato; motivo per cui se un prodotto è scadente, lo è anche se è antibatterico.

– Al giorno d’oggi, il termine antibatterico viene abusato ed utilizzato impropriamente sempre più spesso e volentieri; in effetti, c’è da sottolineare che sono da considerarsi propriamente antibatteriche tutte quelle vernici che sono un vero e proprio presidio medico chirurgico, in altre parole quelle vernici la cui funzione principale è quella di aggredire situazioni compromesse esistenti e distruggere tutto quello che può danneggiare l’uomo, ad esempio muffe, acari, germi e batteri.

All’interno di quest’immensa categoria rientrano ad esempio i prodotti murali che contengono sostanze antibatteriche anti-muffa, i prodotti utilizzati nel settore del legno come anti-fungo, o ancora tutti quei prodotti che sono iscritti nel settore tessile come anti-acaro; tuttavia, le vernici antibatteriche devono poter svolgere la loro funzione aggressiva senza venire a contatto con l’uomo, motivo per il quale esse sono soggette a numerose limitazioni e necessitano di specifiche autorizzazioni.

Esistono poi vernici che contengono sostanze con funzioni antimicrobiche, le quali, una volta applicate sui manufatti, oltre a svolgere la funzione primaria di protezione e nobilitazione del pezzo trattato impediscono che al contatto umano si possa innescare una proliferazione di germi; le più utilizzate sono quelle a base di argento, le quali, inglobate nella vernice, creano una condizione sfavorevole alla proliferazione di germi.

Occorre però a questo punto fare una netta distinzione tra tutti questi prodotti immessi sul mercato.

Il fatto che sulle sostanze utilizzate si siano effettuati dei test internazionali antimicrobici significa soltanto che, se utilizzate in modo corretto, esse forniscono lo scopo per cui sono state create; tuttavia, come già detto, tali sostanze, per poter essere denominate ‘antibatteriche‘, devono essere lavorate in modo corretto, cioè il loro quantitativo non deve superare la soglia di pericolosità per l’uomo.

Proprio per questo motivo, tutti i prodotti utilizzati da Molteni Vernici srl hanno avuto indicazioni dall’US Food and Drug Administration riguardo al limite minimo e massimo da utilizzare sui prodotti a contatto con l’uomo; inoltre, la sostanza antimicrobica non è ‘nano’ come dichiarato nella scheda di sicurezza, proprio per evitare che le particelle troppo piccole vengano assorbite dalla pelle o succhiate.

Si ricorda infine che l’unica certificazione valida non è quella relativa alle vernici antibatteriche, ma quella che deve essere effettuata sui manufatti finiti, così come recita l’articolo 58 della nuova Normativa 528-2012, per cui è obbligatorio far testare il prodotto finito per definire il prodotto ‘antibatterico‘.

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ALESSIA BIANCHI
Ufficio Stampa

Molteni Vernici

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